I Campi morfogenetici
La scienza materialista non è un complesso unificato. Studiando sistemi di complessità sempre maggiore, questi ultimi sembrano sviluppare un proprio sistema di proprietà assiomatiche. La scienza materialista, come è noto, sostiene che dalla meccanica quantistica delle particelle subatomiche si può derivare la meccanica quantistica delle strutture atomiche e molecolari, e da queste ultime le proprietà chimiche delle sostanze, che a loro volta spiegano i fenomeni vitali e sono alla base della psicologia, della sociologia, dell’economia e della cosmologia. Ovunque sia possibile, questi passaggi sono stati studiati, spesso con risultati soddisfacenti. Tuttavia, lo studio di alcuni di essi presenta grandi difficoltà. Nel caso della meccanica quantistica, le difficoltà sembrano inerenti alla disciplina stessa: la transizione dallo stato di potenza a quello di attualità non è spiegabile, ora come ora, all’interno della meccanica quantica. Le altre transizioni, incluse le interazioni non-lineari dei costituenti, danno luogo a insormontabili difficoltà di calcolo, che rendono necessaria la creazione di nuovi assiomi sulle macrostrutture emergenti da tali complesse interazioni. Studiamo la Fisica nucleare, la Fisica atomica, la Fisica classica (incluse la Fisica ottica e geometrica), la Fisica molecolare, la Chimica, la Biologia, la Psicologia, la Sociologia, ognuna come una disciplina a se stante, con le sue proprie leggi. Ora invece torniamo a esse, cercando di integrare il nostro sapere con le teorie di
Rupert Sheldrake.I Campi morfogenetici La scienza materialista non è un complesso unificato. Studiando sistemi di complessità sempre maggiore, questi ultimi sembrano sviluppare un proprio sistema di proprietà assiomatiche. La scienza materialista, come è noto, sostiene che dalla meccanica quantistica delle particelle subatomiche si può derivare la meccanica quantistica delle strutture atomiche e molecolari, e da queste ultime le proprietà chimiche delle sostanze, che a loro volta spiegano i fenomeni vitali e sono alla base della psicologia, della sociologia, dell’economia e della cosmologia. Ovunque sia possibile, questi passaggi sono stati studiati, spesso con risultati soddisfacenti. Tuttavia, lo studio di alcuni di essi presenta grandi difficoltà. Nel caso della meccanica quantistica, le difficoltà sembrano inerenti alla disciplina stessa: la transizione dallo stato di potenza a quello di attualità non è spiegabile, ora come ora, all’interno della meccanica quantica. Le altre transizioni, incluse le interazioni non-lineari dei costituenti, danno luogo a insormontabili difficoltà di calcolo, che rendono necessaria la creazione di nuovi assiomi sulle macrostrutture emergenti da tali complesse interazioni. Studiamo la Fisica nucleare, la Fisica atomica, la Fisica classica (incluse la Fisica ottica e geometrica), la Fisica molecolare, la Chimica, la Biologia, la Psicologia, la Sociologia, ognuna come una disciplina a se stante, con le sue proprie leggi. Ora invece torniamo a esse, cercando di integrare il nostro sapere con le teorie di Rupert Sheldrake.